Musica nuova!

Ormai tanti anni fa, trenta quasi, accadde che sentii la necessitá di scrivere un romanzo, anche se mai e poi mai avrei pensato che l’avrei fatto. Non solo: negli anni ho scritto e pubblicato diverse cose, fino al mio secondo romanzo.

Adesso accade che sto di nuovo facendo qualcosa che mai e poi mai avrei pensato di fare: scrivere musica.

Eh si: e come é avvenuto con la scrittura dei miei romanzi (e cioé stesura fluida dopo un lungo lavoro di preparazione) sembra che la mia vita di musicista-interprete sia stata un lungo lavoro di preparazione a quello che adesso é arrivato a maturazione e va fluidamente e velocemente a fermarsi nero su bianco sui fogli pentagrammati.

Scrivo lontano dal pianoforte, in scioltezza, poi ricontrollo alla tastiera e faccio qualche piccola correzione. Mi tornano incredibilmente freschi i lontanissimi studi di contrappunto e armonia fatti da giovane per pura cultura musicale, e che ora si intrecciano proficuamente con le tante composizioni che ho studiato da pianista e con i tanti incontri musicali della mia vita.

Scrivo a mano. Non usufruiró delle esecuzioni midi che tanto sono comode quando si scrive al computer, ma dovró poi studiarmi lo spartito che sto scrivendo per poterlo eseguire. Non sto scrivendo tanto facile, anzi… Sono antico!

Si tratta di una Suite in cinque movimenti per pianoforte solo. Seguiranno cinque liriche per baritono e pianoforte su miei versi. Matteo é giá allertato per cantarle.

La bellezza di scrivere musica adesso per me é quella di poter costruire strutture che prescindano dal linguaggio verbale. In realtá mi sembra di disegnare delle architetture, anche piuttosto complesse, che sono arrivate chiare alla mia mente nella durata di un baleno, senza preavviso. Il piano della suite mi si é presentato come una realtá evidente ai miei occhi e l’ho messo a punto in pochi giorni con brevi annotazioni. Le cinque liriche sono al momento piú vaporose, ma si stanno coagulando.

Cosí é la vita!

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