il giorno dopo

Un compleanno qualunque, non una cifra tonda, a casa, con decine e decine di amici e lontani nel tempo e nello spazio che mi hanno pensato. Valeria mi ha scritto qualcosa di meraviglioso. Ho cucinato una cena come quelle che faceva mia madre, con la pasta fatta in casa. Benno mi ha fatto un regalo magico.

Bello, bello. Bello.

E però anche la conferma di amicizie al capolinea, vittime della scontatezza e del calo di attenzione conseguente. Quelle che dovrebbero esser piú vicine, sono le piú distanti. Quasi non sono piú. Quindi, non sono.

È cosí.

Domani riunione annuale di quella creatura che teniamo in vita…

Le rose ci sono, hanno freddo, ma ci sono.

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