Commentavo un messaggio su fb, e mi è venuto bene, quindi… eccolo qui da solo.
La scrittura può essere strumento di (auto)terapia, ma allora è cosa privata. Volerne fare pubblicazione attiene al campo della pornografia, cosa ampiamente articolata, espressa, fruita, e vabbè.
La scrittura può essere esito di un processo psicologico terapeutico, e se si avvale di buoni strumenti letterari può arrivare ad essere letteratura. Processo psicologico compiuto, ricerca linguistica… le basi promettono bene.
La scrittura comunque non prende il posto del lavoro psicologico personale e terapeutico sulla propria sofferenza, anzi, se lo fa di solito è costruzione di difese sempre piú forti contro il superamento del proprio male. Tanta scrittura andata a male protegge dalla propria guarigione, di cui si ha paura (a star male sono bravo, a star bene che ne sará di me?), e fatalmente è letteratura fallita in partenza perchè usa la pretesa di “arte” a proprio “comodo” psicologico.
Scusandomi per l’intromissione, ma fb è luogo pubblico, no?
P.S. sono andato da psico, per un periodo breve, e anni dopo ho fatto psicoanalisi lacaniana per un periodo congruo