Vienna: un mondo

per la primavera 2024 e per le stagioni seguenti

Perchè si pensa un programma da concerto nuovo?

Domanda oziosa: la risposta non c’è.

O meglio: la risposta è talmente personale e irrazionale, ma anche concreta e realistica, ma anche immaginaria e fantastica, ma anche ambiziosa e orgogliosa, ma anche illusoria e fumosa, ma anche faticosa e dispendiosa… insomma: perchè lo faccio!?!?!

Perchè resto un pianista, il pianista che sono, e anche uno scrittore, lo scrittore che sono, e ho bisogno di progettare studiare conoscere interpretare eseguire comunicare.

Con letture da Schnitzler, Verso la libertà.

Aperto a concerti in casa, che vuol dire non a concerti di svago salottiero, ma a concerti di intima ricerca condivisa con ascoltatori speciali.

Un mondo che cambia completamente tra attesa e conseguenze della Grande Guerra, un mondo espressivo intenso ed elegante che si cerca e cerca di trovarsi, ancora e ancora, mentre si dissolve inesorabilmente, a volte alla cieca, altre con vista fin troppo acuta, e quindi mai perdonata.

Un programma pensato insieme a Benno Schnatz.

  • Kornauth – 3 Klavierstücke op.23
  • Korngold – Sonata n. 2:
    Scherzo-trio;
    Largo
  • Mariettas Lied (“Die tote Stadt”)

Mahler – Adagietto (Sinfonia n. 5)

  • Schönberg – 6 kleine Klavierstücke op. 19 (per la morte di Gustav Mahler)
  • Berg – Sonate op. 1

-Joseph Marx – Albumblatt

  • Dohnanyi – Valse Impromptu op. 23 n. 2
  • Zemlinsky – Ländliche Tänze op. 1

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