“C’è stato un periodo in cui ho pensato che stavo bene, che avevo fatto quel che volevo fare, e che avrei anche potuto morire senza alcun problema.
Poi tre anni fa mio fratello è stato male, e da allora è su una sedia a rotelle. Può fare sempre il suo lavoro, lui è il direttore di un grande centro, tutto si fa al computer, ma da allora sento che devo vivere per lui, che lui ha bisogno della mia presenza”
“Ma tu hai figli in giro?”
“No! Non ho figli”
“La tua presenza… però c’è l’oceano tra te e tuo fratello…”
“Ma io vado da lui spesso, cinque o sei volte all’anno, e poi coi mezzi di adesso si può comunque essere presenti”
Non riesco a togliermi dalla testa questo dialogo con un amico speciale. Un uomo che dalla prima volta che l’ho visto, a novembre, ho subito sentito fatto della mia stessa pasta, come se fossimo nati nella stessa stanza e avessimo condiviso i primi misteri della vita, anche se io decisamente piú vecchio di lui, e poi, dopo una vita da separati, chissà perchè, ci fossimo ritrovati da adulti, lui come un grande orso gentile dalle mani generose e con gli occhi liquidi e luminosi che scende in un mondo un po’ alieno, e io come un uomo pratico piú vicino alla vecchiaia che con lui sa di poter essere sincero completamente nelle proprie emozioni e nei propri pensieri trovando un senso di compagnia reale.
Il mito platonico della ricerca della propria metà mancante è illuminante ma solo se la metà mancante non è una sola. Io devo esser stato parte di un’entitá molteplice, e le divisioni di questa antica unità, ormai lo so, mi hanno portato a diversi ricongiungimenti, sul piano dell’amore in tutti i suoi possibili livelli e qualità.
Questo incontro mi ha davvero sorpreso, fin dal primo momento, anche se, ad esser sincero, non ero ben disposto: avrei preferito star da solo. Ma l’incontro, nell’istante, ha fatto il suo lavoro con naturalezza, ed io mi riconosco la qualità di esser capace di stupore, e di saperne seguire le suggestioni. Poi, con questo semplice dialogo, mi ha segnato.
Mio caro, noi veniamo da un’altra vita che non possiamo ricordare, ma ora ci siamo finalmente reincontrati.